Sbarramento di Sares

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Vallo alpino in Alto Adige.
Sbarramento di Sares
XV settore di copertura Pusteria
La piantina dello sbarramento di Sares
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAlto Adige
Val Badia
CittàSan Lorenzo di Sebato
Informazioni generali
TipoSettore difensivo
Costruzione1939-1943
Materialecemento, acciaio
Primo proprietarioMinistero della guerra italiano
Condizione attualeAbbandonato
Proprietario attualeProvincia autonoma di Bolzano
Visitabilecon cautela
Informazioni militari
UtilizzatoreGaF - Alpini d'Arresto
Funzione strategicaControllo della Val Badia
Termine funzione strategicaDapprima nel 1945, poi nel 1992
OccupantiGaF, Alpini d'Arresto
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Lo sbarramento di Sares (in lingua tedesca Sperre Saalen) è uno degli sbarramenti del XV settore di copertura Pusteria, che si erge poco dopo l'incrocio stradale tra la Val Pusteria e la Val Badia, nelle vicinanze del paese di San Lorenzo di Sebato non così distante da Brunico in Alto Adige. Questo sbarramento è uno dei diversi sbarramenti che vanno a comporre il Vallo alpino in Alto Adige.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo sbarramento di Sares è raggiungibile percorrendo la strada statale 242 della val Badia che conduce alle inizialmente alle località di Mantana (Montal) e Sares (Saalen). All'inizio del 1939 vi fu nuovo studio da parte del comando armato di Bolzano per la difesa della val Pusteria e quindi si ipotizzava la costruzione di uno sbarramento arretrato in val Badia, ovvero presso la stretta di Sares. L'idea iniziale era di affidare a questo sbarramento la funzione di arresto assieme a quella di sbocco controffensivo. Nonostante i lavori di costruzione fossero già in corso d'opera alla fine del 1939, nel 1940 arrivò una nuova direttiva. Venne elaborata un'estensione presso le ali e in profondità dello sbarramento; insomma in totale la costruzione di 17 opere suddivise in 5 gruppi e 2 ricoveri posti in caverna per i soldati in caso di un controattacco.

Per la difesa passiva anticarro era prevista la costruzione di due fossati anticarro: un primo a Sares, tra l'opera 1 e l'opera 2 mentre il secondo era previsto tra Moncucco e Onies nella zona di Mantana. Oltre a questi due fossati, erano previsti sbarramenti sulle strade mediante l'utilizzo di spezzoni di rotaie e l'interruzione del ponte sul rio Gadera.

Ad ottobre del 1942 erano previste 19 opere di cui:

  • 4 in calcestruzzo ultimate ma non allestite (opere 2, 3, 4 e 11);[1]
  • 9 rimasero incompiute o furono iniziati i primari lavori;
  • 6 rimasero di fatto solo sulla carta;
  • i due fossati anticarro.

Erano previste a difesa dello sbarramento anche due opere predisposte per ospitare armi per l'artiglieria:

  • opera 7, dotata di una batteria da 75/27 in casamatta in calcestruzzo a protezione della area compresa tra Sares e Birch, con un presidio di 3 ufficiali e 52 soldati;[2]
  • opera 8, dotata di una sezione da 2 pezzi da 75/27 posti in casamatta a protezione dell'area circostante la zona di Mantana, con un presidio di 3 ufficiali e 55 soldati; questa era l'opera a comando dell'intero sbarramento, ma rimase solamente al livello di scavo.

Poche opere difensive tra quelle ultimate furono reimpiegate dopo la riattivazione in ambito NATO, e tra queste l'opera 4 che era dotata di due postazioni difensive dove erano posti due mortai da 81 mm.

Tabella delle opere dello sbarramento[modifica | modifica wikitesto]

  Tipo Fuc. MTR MTR Cannoni A.C. Cannoni 75/27 Mortai Osserv. Note
Opera 1 Media RCC/CLS 1 4 - - - 1 -
Opera 2 Grande CLS 1 4 1 - - - -
Opera 3 Media CLS 1 3 1 - - - -
Opera 4 Media CLS - 4 - - 2 - Capo gruppo
Opera 5 Media CLS - 3 - - - - -
Opera 6 Media CLS 1 3 1 - 2 - Capo gruppo
Opera 7 Grande CAV - 1 - 4 - - Proiettore
Opera 8 Grande CAV - 2 - 2 2 1/c Comando sbarramento
Opera 9 Media CLS - 2 2 - 2 - -
Opera 10 Grande CAV - 5 - - - - -
Opera 11 Grande CLS - 6 - - - - -
Opera 12 Media RCC/CLS - 3 1 - - - Capo gruppo
Opera 13 Grande CLS - 6 2 - - 1/t -
Opera 14 Grande CAV - 5 - - - - -
Opera 15 Ricovero CAV - - - - - - -
Opera 16 Media CAV - 3 - - - - Capo gruppo
Opera 17 Ricovero CAV - - - - - - -
Opera 18 Media RCC/CLS - 3 - - 2 - Capo gruppo
Opera 19 Media RCC/CLS 1 2 - - 2 - -
Totale 19 5 59 8 6 10 2 -

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'opera 3 è stata demolita per far posto ad una stradina di sterrato.
  2. ^ A causa della geologia presente si incontrarono difficoltà nella prosecuzione dei lavori tale che nel luglio del 1941 il progetto di tale opera fu abbandonato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
  • (ITDE) Josef Urthaler, Christina Niederkofler; Andrea Pozza, Bunker, 2ª ed., editore Athesia, 2006 [2005], pp. 244, ISBN 88-8266-392-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]